Capacità di sblocco per porte in vie di fuga e d’evacuazione
Avvertenze per produttori di porte per vie di fuga e d’evacuazione
Per le porte esterne in vie di fuga e d’evacuazione si applica la norma di prodotto EN 14351-1 per finestre e porte esterne che devono soddisfare anche la capacità di sblocco. Il requisito della capacità di sblocco è soddisfatto quando è garantita un’interazione perfetta di ante porta, telaio fisso e parti della ferramenta. Finora la capacità di sblocco era contemplata solo nella norma EN 14351-1 per porte esterne e finestre. Nell’ambito dell’attuale revisione della norma per le porte interne (EN 14351-2) viene ora inserita anche la capacità di sblocco. In questo modo, in futuro questi requisiti saranno validi anche per le porte di fuga per interni.
Attuazione del requisito «Capacità di sblocco»
Le porte in vie di fuga e d’evacuazione sono importanti per la sicurezza e devono rispettare il cosiddetto sistema di attestazione di conformità 1 (sistema AVCP 1). Nello specifico significa che le aziende che producono porte di fuga devono adottare determinate misure. Questo vale per le porte dotate o meno di caratteristiche di protezione antincendio o antifumo. I passaggi seguenti sono necessari per soddisfare i requisiti nell’attività delle imprese metallurgiche:
- Installazione di un controllo di produzione in fabbrica ai sensi della EN 14351-1
- Esecuzione di un’ispezione iniziale da parte di un ente di certificazione del prodotto notificato
- Emissione del certificato di conformità CE per porte di fuga da parte dell’ente di certificazione del prodotto notificato
- Marcatura CE degli elementi con la proprietà Capacità di sblocco ai sensi della EN 14351-1
- Ispezione annuale da parte di un ente notificato
Questa norma sembra stabilire un ulteriore onere per i produttori di vie di fuga, e in effetti è così. Tuttavia, il grosso del lavoro deve essere svolto una volta sola. Jansen intende fornire il maggior numero di informazioni alle imprese metallurgiche e pertanto presenta varie offerte di assistenza.
Controllo di produzione in fabbrica (FPC)
Un passaggio importante è l’introduzione di un controllo di produzione in fabbrica (FPC). Per semplificare questa operazione vengono organizzati vari workshop sul FPC nei rispettivi mercati. I workshop si concentrano sull’elaborazione di un FPC che deve essere quindi implementato direttamente nella propria azienda. A tale proposito vengono messi a disposizione moduli conformi ai requisiti per l’FPC ai sensi della EN 14351-1. Questi moduli vengono compilati nel corso del workshop e successivamente devono essere solo ultimati in azienda. I rapporti di prova dell'ift Rosenheim sono disponibili per i nostri clienti come documento di prova tecnica per la capacità di sblocco. Per ulteriori informazioni sui workshop disponibili, rivolgersi al proprio partner commerciale Jansen.
Ispezione iniziale ed emissione del certificato
In presenza di un FPC, un ente di certificazione del prodotto notificato (Notified Body) può eseguire un’ispezione iniziale. Gli enti di certificazione del prodotto notificati utilizzabili per le porte Jansen in vie di fuga e d’evacuazione possono essere liberamente scelti dalle imprese metallurgiche. Se l’ispezione iniziale ha esito positivo, l’impresa metallurgica riceve il certificato di costanza della prestazione ed è quindi autorizzata a produrre dichiarazioni di prestazione e mettere in commercio prodotti con marcatura CE..
Marcatura CE
Per la marcatura CE e la dichiarazione di prestazione Jansen AG mette a disposizione dei propri clienti modelli specifici, dei esempi e una guida alla compilazione di tali modelli. I modelli sono disponibili in varie lingue.
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